I nove morti italiani, lavoravano nel tessile. Simona Monti aspettava un bambino. Le storie tristi di Marco, Cristian, Nadia. Due dovevano rientrare oggi
I connazionali deceduti nell’attentato terroristico sono Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D’Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D’Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti.
Mai così tanti civili italiani vittime di un attentato terroristico. E gli italiani che hanno perso la vita ieri sono gli ultimi di una lunga scia di sangue che ha fatto almeno 35 morti dal 2003, da Parigi a Tunisi, da Bruxelles a Sabrata.
Belgio. 22 marzo 2016. Patricia Rizzo, 48 anni, è stata uccisa a Bruxelles dall’attentatore suicida che si è fatto esplodere alla stazione della metro politana di Maelbeek. Nata in Belgio, ma originaria di Calascibetta, in provincia di Enna, Patricia era sposata e mamma di un bimbo, e lavorava come funzionaria dell’agenzia europea Erc (European Research Council).
Libia. 3 marzo 2016. Fausto Piano, 68 anni, e Salvatore Failla, 47, rapiti il 19 luglio del 2015 a Melitah vicino a Tripoli insieme ai due colleghi della società di costruzioni Bonatti Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, vengono uccisi in uno scontro a fuoco a Sabrata fra i loro sequestratori e le forze di sicurezza mentre sono trasferiti da un covo a un altro. Pollicardo e Calcagno, che erano stati lasciati soli, tornano in Italia pochi giorni dopo.
Francia. 13 novembre 2015. Valeria Solesin, 28 anni, veneziana, viene uccisa al Bataclan a Parigi, dove con il suo fidanzato era andata per il concerto degli Eagle of Death Metal. La giovane studentessa di dottorato (sociologia alla Sorbona) è una delle 130 vittime degli attentati di Parigi firmati dall’Is ed eseguiti da una cellula belga. Al Bataclan, le vittime sono 93.
Bangladesh. 28 settembre 2015. Il cooperante Cesare Tavella, 50 anni, è vittima di un agguato nel quartiere diplomatico di Dacca. L’uomo, che lavorava per una Ong olandese, stava facendo jogging quando è stato colpito da numerosi colpi d’arma da fuoco. L’omicidio è stato rivendicato dall’Is. L’attacco viene considerato come una svolta nella situazione della sicurezza in Bangladesh.
Afghanistan. 13 maggio 2015. Alessandro Abati, 47 anni, originario di Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo, è, insieme alla sua compagna di origini kazake, Aigerim Abdulayeva, una delle 14 vittime dell’attacco rivendicato dai talebani a una guesthouse di Kabul. Esperto di diritto internazionale specializzato nella struttura giuridica delle partnership pubblico privato per oltre 15 anni aveva lavorato come consulente in diversi Paesi, dai Balcani all’Est Europa, dal Medio Oriente all’Asia centrale.
Tunisia. 18 marzo 2015. Nell’attentato al museo del Bardo di Tunisi, per mano dell’Is, tra i 22 morti, per la maggior parte turisti, sono quattro le vittime italiane: Antonella Sesino, 54 anni, dipendente del Comune di Torino, Giuseppina Biella, settantenne di Meda, vicino a Monza, in vacanza in Tunisia insieme al marito, il torinese Orazio Conte, informatico di 54 anni, e Francesco Caldara, pensionato di Novara in vacanza con la compagna rimasta ferita.
Nigeria. Il 16 febbraio 2013 Silvano Trevisan, viene rapito insieme ad altri stranieri nello stato di Bauchi in Nigeria. Quasi un mese dopo, il 9 marzo, Ansaru, il gruppo estremista nato da una costola di Boko Haram, annuncia sul proprio sito web l’uccisione dei sette ostaggi di religione cristiana rapiti a metà febbraio nel nord della Nigeria. Il 10 marzo la Farnesina conferma che Trevisan era fra loro.
Nigeria. 8 marzo 2012: l’ostaggio italiano rapito in Nigeria Franco Lamolinara viene ucciso nel corso di un blitz delle forze speciali britanniche. Lamolinara era tenuto in prigionia insieme al britannico Christopher McManus, anche lui ucciso.
Afghanistan. 26 febbraio 2010. Pietro Antonio Colazzo, un funzionario della Aise, l’Agenzia di informazione e sicurezza esterna, viene ucciso in un attacco suicida compiuto dai talebani a Kabul contro due diverse ‘guest house’.
India. 13 febbraio 2010. Nadia Macerini, 37 anni, muore per una bomba esplosa nel ristorante ‘The German Bakery’ a Pune. La donna, di origine toscana, della provincia di Arezzo, lavorava per il centro di meditazione Osho Ashram, situato vicino al ristorante.
Israele. 10 agosto 2006: Angelo Frammartino, giovane volontario di Monterotondo, viene ucciso da un palestinese a Gerusalemme.
Gran Bretagna. 7 luglio 2005. Benedetta Ciaccia, 32enne romana, viene uccisa in uno degli attentati contro la metro di Londra, costati la vita a 52 persone.
Egitto. 23 luglio 2005. Sono sei gli italiani uccisi negli attentati terroristici di Sharm el Sheikh costati la vita a oltre 60 persone. Le vittime sono Sebastiano e Giovanni Conti, Daniela Maiorana, Rita Privitera e le sorelle Paola e Daniela Bastianutti.
Egitto: 7 ottobre 2004. Jessica e Sabrina Rinaudo, rispettivamente di 20 e 22 anni, originarie di Dronero, in provincia di Cuneo, sono uccise nell’attentato contro l’Hotel Hilton di Taba che ha provocato 34 vittime.
Arabia Saudita. 30 maggio 2004. Viene ucciso in un attentato terroristico contro un complesso residenziale di Al Khobar, in Arabia Saudita, un cuoco italiano, originario di Giugliano, in provincia di Napoli. Antonio Amato, 35 anni, lavorava nel ristorante del compound ”Oasis”. L’assalto terroristico è costato la vita in totale a 23 persone.
Marocco. 16 maggio 2003: Il tecnico italiano, Luciano Tadiotto, di Oleggio, in provincia di Novara, resta ucciso in una serie di attentati terroristici a Casablanca, in Marocco, in cui rimangono uccise in totale 41 persone.
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